venerdì 12 agosto 2011

La rabbia del dio Poseidone

Anche gli dei si indispongono.
In effetti, qualcosa deve essere successo nell'Olimpo stanotte, perche' quando ci siamo svegliati stamattina - alle 7.15, troppo presto per un giorno di vacanza! - c'era molto vento e la gita via nave tra le baie a sud-est dell'isola programmata per oggi e' stata spostata a domani a causa del mare eccessivamente mosso. La giustificazione, molto teatrale, di Michele, uno degli organizzatori del tour, e' stata: "The big Poseidon has made it windy today".
Arrivati col pullman alla (solita) Faliraki Beach, la situazione che abbiamo trovato non e' migliore: mezza spiaggia e' coperta da acqua, per le onde provocate dal vento, e periodicamente si sollevano turbini di sabbia che rendono difficile spalmarsi un po' di crema solare senza risultare impanati come una cotoletta alla milanese.
Accidenti, Poseidone, perche' ti sei arrabbiato cosi tanto? Ti puoi calmare entro domattina, per favore, altrimenti non riusciamo a fare questa benedetta crociera? :)
Ieri sera qualche avvisaglia in effetti c'era: il vento si faceva gia' sentire sul lungomare di Faliraki, dove abbiamo cenato presso l'ottimo ristorante Maria (greek salad, cucumber and tomato salad, dolmades, pork souvlaki, cheeseballs, pita and tzaziki). Non sembrava pero' nulla di diverso dalla solita brezza che anima le serate rodiane, forse solo un po' piu' fredda.
Pazienza, oramai e' andata cosi: l'unico aspetto negativo e' che domani dobbiamo di nuovo alzarci all'alba (suona peraltro strano detto da una che si alza alle 6 tutte le mattine della settimana!).
Oggi quindi niente nave, neanche per i semplici trasferimenti dalla spiaggia all'hotel; rientreremo in pullman, che oramai incomincia a piacerci, non foss'altro che per i simpatici ed inconsueti divieti che vengono imposti a chi decide di usare questo mezzo (v. foto allegata, per la quale credo che le immagini siano piu' esplicative delle parole).
L'idea sarebbe quella di tornare presto a Rodos e visitare al tramonto la citta' medievale, che, chissa' come mai, non abbiamo ancora visto :)
L'isola comunque e' piena di italiani: e' strano come tutti noi decidiamo di vedere paesi stranieri, quando in casa abbiamo tutto cio' che il mondo ci invidia e che magari neanche conosciamo di persona. Per quanto mi riguarda, e' una malattia che si chiama esterofilia e di cui ho sempre sofferto fin dalla piu' tenera eta'. Piu' gli anni passano, pero', piu' mi accorgo che questa malattia e' aggravata dal confronto tra i costi di una vacanza all'estero e quella di una vacanza in Italia: a parte il costo del trasporto aereo, che e' l'unico elemento che incide a svantaggio della vacanza all'estero, tutto il resto e' piu' economico al di fuori del nostro Paese, dagli hotel al cibo fino all'intrattenimento (sto ovviamente escludendo da questo confronto le vacanze in resort supesclusivi su qualche sperduto atollo caraibico o dell'oceano indiano).
Qui in Grecia il discorso vale ancora di piu', perche' si tratta di un Paese colpito da una crisi durissima: lo vediamo ovunque dal numero di negozi, ristoranti e hotel chiusi e desolatamente vuoti al loro interno. E' veramente uno spettacolo impressionante, che mette un sacco di tristezza ma che ispira anche varie riflessioni, sia di carattere personale (quanti sprechi ed inefficienze ognuno di noi alimenta col proprio comportamento spregiudicatamente consumistico?), che di carattere macroeconomico (esiste in qualche Stato una classe politica realmente in grado di fare il bene del proprio Paese, senza perseguire finalita' private?).
Purtroppo credo che le risposte siano ovvie e facili da trovare, senza bisogno di un'introspezione particolarmente approfondita; se ci penso, quasi mi sento in colpa per essere qui in vacanza per tutto questo tempo...
Comunque, bando alla malinconia, il sole splende e il mare, seppur mosso, invita al tuffo! Domani e' un altro giorno, vedremo che succede!

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