martedì 23 agosto 2011

Il kite e l'automobile

Che cosa possono avere in comune due mezzi cosi diversi? Tecnicamente proprio niente, se non il fatto che in questi ultimi due giorni li abbiamo usati frequentemente entrambi per assaporare il gusto della liberta': il kite per dare liberta' ai sogni che Massimiliano fa' durante tutti gli altri 11 mesi dell'anno, l'automobile (una Daihatsu rossa a noleggio) per dare liberta' a quest'ultima parte di vacanza dopo la prigionia che ci siamo autoinflitti prenotando in un posto sperduto (l'unico disponibile peraltro, volendo stare nelle vicinanze di Prasonisi), in un hotel che si definisce a 5 stelle ma che per il servizio che offre non lo e'.
Grazie al vento che a Prasonisi manca raramente, Massimiliano e' finalmente riuscito a fare le sue agognate lezioni di kite aiutato da Karolina, una bella istruttrice ceca molto paziente e fidanzata con un altro istruttore del Procenter veramente bravo. Max e' bravo sul kite, si vede che gli piace: dopo qualche iniziale e normale incertezza, ha preso possesso del kite, del vento e del mare e, per quanto lui, perenne insoddisfatto, non si dichiari pienamente contento delle sue prestazioni, devo dire che invece i suoi progressi, dopo solo 4 ore di lezione, sono stati notevoli!
Le ore sulla spiaggia di Prasonisi sono passate veloci in questi due giorni anche per me che non ho fatto kite, perche' c'e' sempre stato qualcosa che mi ha tenuto occupata: filmare e fotografare il novello kitesurfista, esplorare il mare e i due versanti della spiaggia, attraversare con la marea montante la striscia di sabbia che unisce la terraferma all'isola di fronte e... aiutare le persone con la macchina insabbiata, una cosa che succede abbastanza frequentemente qui :) e' successo anche a noi domenica, il primo giorno, per ben due volte di fila, ma grazie all'aiuto di alcune persone, italiani prima e stranieri poi, ne siamo sempre usciti indenni, imparando che e' meglio parcheggiare all'inizio della spiaggia senza avventurarsi oltre, soprattutto se non si dispone di una Jeep con 4 ruote motrici (segue post con macchina insabbiata) :)
Ieri e' stata una bellissima, sorprendente giornata: dopo le solite due ore di lezione di Max e di assistenza da parte mia per macchina insabbiata ad un gruppo di 8 toscani, abbiamo deciso di lasciare la spiaggia di Prasonisi per esplorare la parte ovest di quest'isola. L'obiettivo iniziale era di arrivare a Monolithos, a 35 km da Prasonisi, ma i paesaggi che abbiamo visto subito dopo aver doppiato Prasonisi ci hanno talmente entusiasmato, che abbiamo deciso di continuare e alla fine abbiamo fatto il giro dell'intera isola, risalendo la costa ovest e scendendo lungo la costa est, per un totale di 180 km e quasi 9 ore di scoperte ed esplorazioni!!!
In breve, ecco l'itinerario: Sousounia Beach (spiaggia sabbiosa e ciotolosa, completamente deserta dall'acqua turchese e il mare agitato - segue post con foto), Limni Beach (spiaggia attrezzata, piccola, poco affollata e particolarissima), Apolakkia (piccolo centro abitato), Monolithos (con visita del fortino arroccato su una rupe e deposito dei nostri nomi su libro firma della chiesetta interna), Fourni Beach (quasi introvabile, lungo una strada tortuosa a 4 km da Monolithos), Siana (piccolo centro abitato nell'entroterra ai piedi della mpntagna piu' alta dell'isola che raggiunge i 1.216 metri, famoso per la produzione di miele), Kritinia (villaggio arroccato sul monte che pero' abbiamo solo visto dalla strada), Mandraki (dove abbiamo ammirato uno splendido tramonto da una spiaggia di ciotoli su cui ci siamo fermati fintanto che il sole non e' sparito dietro le 4 isolette che ci sono li' di fronte: Alimia, Makri, Strogyli e Atrakaousa), Kamiros (le cui rovine non sono visibili dalla strada), Soroni, Theologos, Kremasti (vicino all'aeroporto internazionale di Rodi), Ialisos (la cd spiaggia dei ricchi e famosi), Ixia (la spiaggia a nord dei winsurfisti e dei kitesurfisti) e Rodi.
E gia', abbiamo deciso di arrivare dove questo viaggio e questo blog sono incominciati :) non solo, abbiamo anche cenato in un ristorante che ha delle ottime (e motivate) recensioni su tripadvisor dove non eravamo riusciti ad andare prima di partire, il Tamam (Georgious Leontos 1, Rodi).
Alle 23 infine siamo ripartiti alla volta del nostro hotel, facendo la superstrada veloce (si fa per dire), che da Rodi scende verso Lindos e poi verso Gennadi e Lachania. In un'ora e mezza e con qualche incertezza dovuta all'assenza di indicazioni stradali, abbiamo concluso il nostro bellissimo giro.
Per me e' stata linfa vitale: il senso di avventura che accompagna il fatto di vedere posti nuovi (tutta la costa ovest fino a Kremasti), scorci meravigliosi (ovunque in questo tratto di sola, cosi ingiustamente snobbato dagli operatori turistici), e paesaggi inaspettati (come la montagna tra Apolakkia e Monolithos) mi riempie di energia!
Il giorno precedente, domenica, avevamo fatto un timido tentativo di esplorazione della costa a sud-est, nei dintorni del nostro hotel, visitando Gennadi, Lachania e Kattavia e scoprendo alcune spiagge interessanti, come Mohito Beach, ma e' stato nulla in confronto alla circumnavigazione di ieri, anche perche' si tratta di centri minuscoli, a mio parere sopravvalutati dalle guide turistiche.
Oggi chissa', l'avventura continuera' oppure la stanchezza avra' il sopravvento? :) Massimiliano sembra propendere per la seconda strada, visto che dopo colazione e' ritornato a letto a dormire; io ne ho approfittato per bloggare, cosa che non sono riuscita a fare negli ultimi due giorni. Confido che il suo spirito d'avventura si riprenda in fretta dalla fatica di ieri e ci porti verso nuovi lidi: con la mia consueta frenesia da viaggio, malattia che mi assale ogni volta mi muovo da casa, non vorrei perdere nemmeno un secondo di questi ultimi giorni di vacanza :)

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